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Regione Lombardia: niente sostegno a Milano Check Point

 

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Il Primo Dicembre l’assessore Giulio Gallera ha negato l’aiuto all’associazione che offre servizi gratuiti ai cittadini quali Test HIV e sifilide e il percorso per assumere la PrEP. Sabato 12 dicembre alle ore 15 si è tenuto un presidio sotto Palazzo Lombardia, organizzato da Milano Check Point.





 

La Regione Lombardia non si smentisce e non riesce a stupirci con un’azione corretta.
Il 1° dicembre 2020 è la 32° Giornata mondiale per la lotta all’AIDS e si celebra la memoria dei milioni di persone morte a causa dell’AIDS, e si ricorda che nel mondo ci sono ancora 36 milioni di persone che vivono con HIV, di cui 130 mila in Italia. La Lombardia rimane stabilmente la regione con il maggior numero di nuove diagnosi, con 544 casi nel 2019, e Milano la città con l’incidenza più alta (6,5 casi ogni 100.000 abitanti).

Proprio in questa giornata speciale, la minoranza PD presso il consiglio regionale, ha promosso un’interpellanza a firma della consigliera Paola Bocci dal titolo ”Sostegno a Checkpoint Milano,paola-boccicentro dedicato alla tutela della salute sessuale”, con l’obiettivo di destinare dei fondi al Milano Check Point, per sostenere le azioni concrete sul campo di Milano Check Point e per permettere l’acquisto dei test, come già avviene in Emilia Romagna nei confronti del Check Point di Bologna. Ma l’assessore Giulio Gallera ha risposto no, lasciando nuovamente le cittadine e i cittadini a sé stessi, come già succede con il coronavirus. L’assessore Gallera ha addotto motivazioni futili quali che esistono già i centri MTS. Forse l’assessore Gallera non sa che questi centri a causa del Covid hanno dimezzato gli appuntamenti, inoltre e non intercettano una grande parte della popolazione, quella più a rischio, che rimane così fuori dai percorsi istituzionali. La consigliera Paola Bocci ha replicato: «non sostenere un presidio che dà risposte a centinaia di persone, facendo efficace prevenzione con serietà ap-giulio-gallera
e competenza, e che rafforza l’offerta dei percorsi tradizionali regionali, è un’occasione persa. I numeri danno l’idea di quanto sia un servizio utile, necessario e non in contrapposizione con i percorsi tradizionali che non sempre danno risposte in tempi brevi; altre regioni sostengono finanziariamente i Check Point, e Regione Lombardia più di un anno fa aveva accolto la richiesta del Consiglio che si era espresso a favore del supporto. È poco giustificabile quindi questa marcia indietro, quando sappiamo che la prevenzione dell’HIV resta una priorità assoluta per sconfiggere il virus, e va quindi sostenuta a tutto campo».


Proprio per contrastare l’infezione da HIV, con il patrocinio del Comune di Milano nel 2019 - da un progetto comune delle associazioni Anlaids sez. Lombarda, ASA Milano Onlus, CIG – Arcigay Milano Onlus, Fondazione LILA Milano Onlus e NPS Italia Onlus- nasce l’associazione Milano Check Point. L’obiettivo è di andare a scavare nel sommerso delle infezioni da HIV, e arrivare a diagnosticare quell’utenza più fragile che ancora oggi non va in ospedale per paura, e ha bisogno di un setting extra-ospedaliero e più friendly. Milano Check Point offre numerosi servizi: sono test rapido per HIV e sifilide e sportello PrEP, la profilassi pre-esposizione da HIV.


Ad oggi la risposta della cittadinanza è straordinaria, con quasi 3000 accessi per i test di screening, e più di 300 utenti seguiti per la PrEP (primo centro italiano per numero di utenti). L’utenza è composta soprattutto da giovani e giovanissimi, provenienti da Milano e dalle altre province lombarde, e dal punto di vista epidemiologico, fare delle diagnosi di HIV, sifilide o altre infezioni sessualmente trasmesse, vuol dire creare percorsi di cura per il singolo e benefici per la collettività. Inlogo-milano-check-point
un momento di emergenza sanitaria a causa del covid-19, l’HIV rimane in secondo piano, e continua a diffondersi. È sempre più complicato recarsi presso le strutture sanitarie, esautorate dall’emergenza, ma il Check Point rimane aperto, e presidia con il test HIV e la PrEP. L’associazione è senza scopo di lucro, tutti i servizi che offre sono anonimi e gratuiti. Al momento si sostiene attraverso donazioni private e bandi dell’industria. Ma per salvaguardare il futuro, e l’implementazione di servizi, c’è bisogno di un sostegno economico anche per quanto riguarda il pubblico.

Ha commenta Massimo Cernuschi, presidente di Milano Check Point «Siamo indignati per l’ennesima prova dell’incapacità dell’assessore Giulio Gallera di avere una visione lungimirante dello stato dei fatti. Chiediamo che l’interpellanza venga ridiscussa, considerando i dati epidemiologici e la costo/efficacia di questa operazione».  

Sabato 12 dicembre alle ore 15 si è tenuto un presidio sotto Palazzo Lombardia, organizzato da Milano Check Point.
 Nella foto Massimo Cernuschi e Daniele Calzavara.

                                   Presidio 12 Dic

 

 

 

 

 

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