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queer1COS'E' PIANETA QUEER
Per prima cosa vorremmo ci intendessimo sul termine “Queer”, e in ragione di questo abbiamo vi proponiamo due note in calce con le definizioni che altri hanno dato di questo termine:


 ♦ - Nota 1 – definizione tratta da Wikipedia Italia

 ♦ - Nota 2 – dal saggio Diurna, la transessualità come oggetto di discriminazione di Monica Romano

♦ - Cosa intendiamo noi per Queer

♦ - Il Progetto Pianeta Queer



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COSA INTENDIAMO "NOI" CON QUEER
E adesso veniamo a ciò che noi, che ci occupiamo della redazione di questa rivista, intendiamo con Queer...  
Per definirsi “strani” o “insoliti” non è affatto necessario avere un orientamento sessuale difforme dalla norma eterosessista, questo è uno stereotipo finalmente da smentire. Si può essere gay, lesbica, transessuale e condurre un’esistenza del tutto “ordinaria”, comune sino alla banalità. In un mondo ideale, dove realmente regnasse la Libertà questo tipo di “differenze” sarebbe ininfluente, non contribuirebbe a formare un “Giudizio” sul valore morale e sociale di una persona, quindi…

Siamo in Italia, XXI secolo, e per noi Queer ha un significato duplice: da una parte di negazione e dall’altro di proposizione.
Queer è quella persona che rifiuta la logica binaria eterosessista di maschio/femmina, e che quindi nega le categorie sia di genere che di orientamento sessuale.
Preso però atto di una situazione comunque avversa a questa lettura della realtà umana, situazione che genera violenza, dolore e discriminazione, la persona Queer giudica opportuno porsi di traverso, ed operare con azioni nonviolente e di stimolo per lo sviluppo e la diffusione di una coscienza scevra da categorie e pregiudizi.


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IL PROGETTO PIANETA QUEER
Il progetto Pianeta Queer nasce quindi nel 2010 -allora si chiamava QueerNewsWorld- con l’orgoglioso obiettivo di essere un luogo di scambio, tra notizie e opinioni, tra fatti che accadono e proposte di soluzioni… per tutti.
Pianeta Queer è una testata online rivolta principalmente alla comunità Lgbtqi (Lesbica, Gay, Bisesessuale, Transgender, Queer e Intersessuale), ma a vocazione Etero-Friendly.
queerplanetEd è proprio questa sua particolarità (l’essere, appunto, una testata orientata verso la comunità Lgbtqi ma aperta anche a persone Etero) a qualificare/differenziare l’impostazione totalmente nuova di Pianeta Queer. Un’impostazione che ribalta di 360 gradi il modo di fare informazione e trasformare le modalità di incontro della nostra società.


Abbiamo scelto volutamente un target di elezione ampio perché rifiutiamo i “ghetti”. Chiunque voglia può specchiarsi nelle nostre pagine Web, trovarvi stimoli e idee, progetti aperti, work in progress, noi non mettiamo limiti né confini né tantomeno dogane alla vostra voglia di partecipare. La fantasia umana non può essere messa al guinzaglio, nulla di vitale dovrebbe esserlo.

Pianeta Queer – dalla sua nascita – si avvale del lavoro di due giornaliste che operano in totale volontariato. Ci auguriamo di avere presto molti (troppi!) volenterosi collaboratori, amici, sostenitori.

Ma tutto ciò è un punto di partenza che, noi crediamo, possa iniziare da una realtà sociale ben precisa per poi diffondersi in tutto il Paese, come un vento nuovo, foriero di cambiamenti importanti.
Una testata online è viva e si arricchisce ogni giorno: non ha limiti di spazio o di foliazione.

Cosa accadrà? Come evolverà Pianeta Queer?
Se volete saperlo… seguiteci!
Grazie


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rainbow orsetti





Nota 1 – definizione tratta da Wikipedia Italia

QUEER
"Queer" è un termine della lingua inglese che tradizionalmente significava "strano", "insolito". Il termine a sua volta deriva dal tedesco "quer" che significa "di traverso, diagonalmente".
L'uso del termine nel corso XX secolo ha subito diversi e profondi cambiamenti e il suo uso è tuttora controverso, assumendo diversi significati all'interno di diverse comunità.
In italiano si usa per indicare quelle persone il cui orientamento sessuale e/o identità di genere differisce da quello strettamente eterosessuale: un termine-ombrello, si potrebbe dire, per persone gay (omosessuali), lesbiche, bisessuali, transessuali, transgender e/o intersessuati.
Non è un sinonimo di LGBT (Lesbian Gay Bisex Transgender) o gaylesbico. Il termine queer nasce anche (e soprattutto) in contrapposizione agli stereotipi diffusisi nell'ambiente gay.
Il termine si scrive spesso con lettera maiuscola quando fa riferimento ad un'identità o comunità, piuttosto che ad un semplice fatto sessuale.
Tra le persone omosessuali, la maggior parte si definisce "gay" o "lesbica" piuttosto che "queer". "Queer" è più che altro un termine politico, spesso usato da coloro che sono politicamente attivi, da chi rifiuta con forza le tradizionali identità di genere, da chi rifiuta le categorie dell'orientamento sessuale come gay, lesbica, bisessuale ed eterosessuale, da chi si rappresenta e percepisce come oppresso dall'eteronormatività prevalente nella cultura e nella società o dalle persone eterosessuali le cui preferenze sessuali le rendono una minoranza (ad esempio chi pratica il BDSM o il bondage).
Molte persone, comunque, si identificano primariamente come queer che come gay, lesbiche, bisessuali, trans o intersessuati. Alcune ritengono e sentono che le etichette non descrivano adeguatamente le loro identità, preferenze e orientamento sessuale. Molte persone LGBT ritengono che usare il termine-ombrello queer sia un modo positivo per riappropriarsi di un termine che in passato era usato contro di loro, spogliando quindi la parola del suo potere offensivo. Tale uso sta diventando sempre più comune tra i giovani. Di rado è scritto con lettera maiuscola.
Alcune persone queer si identificano come tali perché sentono che ciò li aiuta, li potenzia nell'essere se stesse ad un livello e in un modo che va oltre le rigide limitazioni della tradizionale interpretazione binaria dell'orientamento sessuale (omo/etero/bi-sessuale) e dell'identità di genere (maschio/femmina). Per loro, essere queer significa buttare fuori dalla finestra tali etichette e le aspettative ad esse legate per abbracciare il fatto che la loro sessualità (identità, orientamento, scelta o preferenza che sia) è semplicemente diversa dalla "norma" in uno o più modi.
Storicamente, il termine era un epiteto affibbiato in Inghilterra alle persone gay come offesa. Dal momento che il termine ha avuto origine, e talvolta persiste, come insulto omofobo, e dal momento che un altro significato comune del termine è "strano", alcuni membri delle minoranze LGBT non vedono di buon occhio il suo uso, per lo meno nel mondo anglofono.
Il termine si attesta nell'uso comune durante gli anni novanta, quando viene reso popolare dal gruppo di attivisti inglesi Queer Nation. Lo si trova, comunque, nella lingua inglese con l'uso di "strano", "strambo" già nel XIX secolo. Negli anni settanta in Inghilterra è equivalente all'italiano "frocio", ma in Italia passa, proprio a partire da quegli anni, senza la connotazione negativa dell'equivalente italiano. Il passaggio si realizza infatti proprio lungo quelle filiere di pensiero che propongono una riappropriazione del termine.
(tratto da Wikipedia Italia)

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rainbow orsetti




Nota 2 – definizione dal saggio Diurna, la transessualità come oggetto di discriminazione di Monica Romano 
TRANSGENDER & QUEER 
Un altro termine da definire, essenziale per la comprensione del tema trattato, è "transgender". Il termina inglese possiede in realtà una sua traduzione nella lingua italiana, "transgenere", ma questa parola non si è radicata nell'uso comune come invece è accaduto per l'originaria versione inglese. Il termine viene coniato dalla militante statunitense Virginia Price negli anni Settanta, ma il significato della parola deve essere ricercato nel conflitto sociopolitico che comportò l'espulsione del collettivo newyorkese Queer Nation, responsabile dell'avvio della pratica dell'outing, da parte del movimento gay americano. La Queer Nation con la consapevolezza del proprio humus appunto queer –cfr.nota in calce– (cioè composto di uomini gay, crossdressers e donne trans, principalmente di origine latina e afroamericana) e quindi ben lontano dallo status di gay bianco e appartenente alla classe media, decide di staccarsi dal movimento omosessuale, e di ridefinirsi come "Transgender Nation", dando quindi al genere una valenza anche politica. 
Il transgender si basa quindi sull'idea che la totalità dell'esistente non sia ascrivibile in una logica binaria, contrapponendosi a quelle teorie definite "di mantenimento dello status sociale", che vorrebbero invece una semplificazione del livello interpretativo che veda solamente i concetti dualistici, come positivo/negativo, giusto/sbagliato, buono/cattivo, bianco/nero e appunto, maschio/femmina e uomo/donna (cfr Velena H., Manifesto del trasgender,1994)

 

NOTA
Queer è un termine della lingua inglese che tradizionalmente significava "strano", "insolito". Il termine a sua volta deriva dal tedesco quer che significa "di traverso", "diagonalmente". Storicamente il termine è poi diventato un epiteto affibbiato in Inghilterra alle persone omosessuali e trans come offesa (nella lingua italiana corrisponde a "frocio"). Il termine ha assunto valenza politica, essendo utilizzato da coloro che hanno voluto riappropriarsi di un termine che in passato era usato contro di loro, spogliando quindi la parola del suo potere offensivo. Le persone che si definiscono queer rifiutano le tradizionali identità di genere (uomo, donna) così come le categorie dell'orientamento sessuale (gay, lesbica, bisessuale ed eterosessuale). L'elaborazione queer contesta quindi l'eteronormatività prevalente nella cultura e nella società che postula l'esistenza di una norma eterosessuale e binaria, classificando chi se ne discosta come appartenente a una minoranza deviante.
(tratto da: "Diurna, la transessualità come oggetto di discriminazione" di Monica Romano, ed. Costa&Nolan, pp. 89-90)

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Commenti   

 
#1 angelo 2015-06-28 15:57
Si,concetti chiari per una problematica che in questi ultimi tempi richiede di essere affrontata a livello istituzionale,d ato che,nella realtà,non sono sufficientii oggi due soli generi per sette miliardi di esseri umani,ognuno in cerca della propria autentica essenza e sessualita relativa ,senza doversi celare a critiche,giudiz i ritorsioni e trattamenti non meno invasivi delle pulizie etnico-razziali di turno......
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