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Omo e transfobia al convegno di Rete Lenford
Omofobia, transfobia e diritto penale, questo il titolo del V Congresso nazionale di Avvocatura per i Diritti LGBTI - Rete Lenford, che si terrà a Bari il 30 novembre e 1 dicembre 2012. L’evento è stato organizzato in collaborazione con la Fondazione Scuola forense barese - Scuola di aggiornamento e con il patrocinio del Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, della Scuola superiore dell'Avvocatura e dell'Unione Camere Penali Italiane.
Il Convegno si propone di analizzare la rilevanza giuridica, sotto il profilo penalistico, della omofobia e della transfobia, ossia di quei comportamenti e sentimenti irrazionali sorretti da paura, odio, ansietà, disgusto, avversione, che alcuni sperimentano nei confronti delle persone omosessuali e transessuali e che si traducono spesso in atti violenti o comunque lesivi della sfera giuridica di un’altra persona. In particolare, sarà indagata la funzione che potrebbe dispiegare il diritto penale in tali ambiti e approfondite le questioni sollevate, dal punto di vista della teoria generale del diritto penale, dalle proposte di legge che sono state avanzate in questi anni e dall’applicazione giurisprudenziale della legge c.d. Reale-Mancino. Un’attenzione particolare sarà dedicata a un approfondimento criminologico della materia e, complementarmente ai profili penalistici, si esamineranno le questioni costituzionali poste da una riforma della normativa penale per la tutela delle persone omosessuali e transessuali. Non mancherà infine un’analisi comparatistica della materia tanto sul versante penalistico quanto su quello costituzionale. Il Convegno si rivolge principalmente a avvocate/i, magistrati, giuriste/i, forze dell’ordine, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni che supportano le vittime di atti omofobici e transfobici. La partecipazione al congresso è gratuita, programma e informazioni sono sul sito di Rete Lenford.
Chi è Rete Lenford:
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Venerdi, 26 Aprile 2024 18:15:05 CercaThis Web Site can be translated to your language:
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Commenti
per favore, signor Margheriti, rifletta prima di scrivere!
Marinella
è davvero un po' confuso, e per questo bisogna avere pazienza e guidarlo.
Non ha ancora capito che molte delle persone che sin qui gli hanno risposto si definiscono "gay". Margheriti dovrebbe quindi dedurne (se ne è in grado)che molte persone che hanno fatto una scelta sessuale (e non di Genere) simile alla sua la pensano in modo differente da lui. Io aggiungo: per fortuna.
Per fortuna che il nostro Paese non è ridotto al bieco e stupido razzismo che lei professa, ma in effetti lei è un emigrato di comodo.
E' lei - a ben vedere - e il manipolo dei suoi accoliti a frequentare il torpiloquio dimostrando di avere ben pochi argomenti a disposizione.
Lei che è così contrario alle protesi dovrebbe invece informarsi per il suo prossimo trapianto cerebrale, forse un cervello nuovo le consentirebbe di avvicinarsi (almeno avvicinarsi) alla specie umana, alla quale lei non dimostra di avere facoltà di appartenere,al momento.
Noto comunque una volontà di miglioramento e un desiderio di evoluzione nel suo leggere -pagina dopo pagina - un portale Web aperto a tutte le istanze -democratiche e paritarie- del mondo Gender. Senza distinzioni di razza, sesso e genere.
Flaminia P. Mancinelli
"Non condivido le tue idee, ma difenderò fino (quasi) alla morte il tuo diritto di esprimerle..."
Tutto questo clamore per parlare di castrati o eunuchi?
Poi il gay non ha nulla a che vedere con i castrati.
Il gay vive una condizione di affettività che però non lo aliena da se stesso, il castrato o aspirante tale è una persona malata che sogna di essere qualcosa altro che non potrà mai essere.
Recentemente c'era il caso di un uomo che faceva interventi per trasformarsi in gatto. Qual'e' la differenza con uno che si evira per farsi credere donna o che si installa una protesi per far credere di essere uomo?
Con voi poi non si può ragionare, ma purtroppo questa è la verità. Alla fine restate solo degli ibridi che col tempo sono destinati a restare ai margini della società!
Come ci si potrebbe mai fidare di un medico evirato e vestito da donna? O di un idraulico donna vestito da uomo che per auotconvicersi usa pure il turpiloquio?
Roberto Margheriti Candido
Vice Presidente Gaycon (omosessuali conservatori, monarchici, cattolici)
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