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Olimpiadi di Sochi e diritti umani

 

boycottsochi
Ultima possibilità per protestare contro le leggi anti-gay della Russia prima dell’apertura dei Giochi.





Le Olimpiadi Invernali di Sochi in uno clima di alta tensione. Lo scorso 5 febbraio un appello delle organizzazioni Lgbtqi mondiali è stato inviato a tutto il mondo per protestare contro le leggi anti-gay della Russia.

Le manifestazioni, che si sono svolte prima delle Olimpiadi Invernali in 19 città del mondo, tra cui Londra,New York,Parigi e St Pietroburgo e che proseguiranno sino all’apertura dei Giochi il 7 febbraio a Sochi, intendono sollecitare gli sponsor a intervenire sul divieto di propaganda dei gay in Russia.
Vale la pena ricordare che gli sponsor dei giochi Olimpici sono Coca Cola, McDonalds e Visa.

 

Peter Tatchell, australiano, veterano LGBTI e attivista dei diritti umani, ha dichiarato che avrebbe voluto che peter-tatchelltutti i capi di governo boicottassero la cerimonia di apertura e di chiusura.

«I posti VIP vuoti - ha spiegato Tatchell - sarebbero stati un gesto efficace per mostrare al Presidente Putin che il suo atteggiamento verso la comunità gay è un abuso inaccettabile ai diritti umani».

E ha aggiunto: «Non mi sembra che il Comitato Olimpico a queste olimpiadi dia la priorità ai valori per i diritti umani, sembra essere guidato da interessi prevalentemente commerciali. Le Olimpiadi sono un grande business, la nazione che le ospita e gli sponsor sono supreme».

Peter Tatchell ha anche evidenziato che nulla è stato è fatto per sminuire il successo finanziario, acclamato come "buona notizia", mentre non è certo una “buona notizia” la situazione delle persone LGBTI perseguitate in Russia:

«Le Olimpiadi di Berlino nel 1936 - ha affermato Tatchell - hanno avuto luogo in un clima di odio antisemita incitato dal governo nazista. Le Olimpiadi di Sochi nel 2014 sono l'eco dell'odio di un tempo,solo che questa volta le vittime della demonizzazione sono le persone LGBTI».

«Non ci sono leggi di Norimberga o campi di concentramento,- ha continuato - ma la propaganda anti-gay è un odio simile a quello antisemita suscitato dai nazisti nei primi anni del 1930, ci sollecita a sostenere che non ci possono essere normali relazioni sportive con un regime anomalo come la Russia di Putin».

 

vladimir-putin
«Il Cremlino- ha concluso l’attivista australiano - è accusato di attacchi di amplia portata in materia di diritti umani, tra cui l'arresto dei leader dell'opposizione e di manifestanti pacifici ,lo stato la censura dei media e la persecuzione di giornalisti,avvocati,ambientalisti e attivisti della società civili».

Infine Peter Tatchell ha ricordato che il mese scorso il Presidente Vladimir Putin ha detto che gli omosessuali sarebbero stati i benvenuti a Sochi per le Olimpiadi, ma poi ha aggiunto: "basta che lascino in pace i bambini".
Tobias Pellicciari




 

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