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Lgbtqi: l’agenda dei partiti
Con l’avvicinarsi del giorno del voto si intensificano le iniziative messe a punto dalle associazioni Lgbtqi per chiedere e pretendere impegni seri da parti di partiti e movimenti nei confronti dei diritti civili. In particolare, lo scorso 16 febbraio, a Roma, alcune associazioni, nel corso della convention Cambia Italia, hanno incontrato gli esponenti di PD. SEL, Rivoluzione Civile e M5S, mentre la Rete Lenford ha elaborato la campagna Far crescere l'Italia con tre proposte di legge e ha invitato i candidati a firmare, anche l’Arcigay ha chiesto ai candidati di aderire alla campagna Tempo Scaduto e, infine, il circolo Mario Mieli, l’associazione Radicale Certi Diritti e UUAR Roma hanno preparato un Decalogo da sottoporre ai canditi alla regione Lazio. Vi proponiamo queste iniziative, in modo che ogni persona Lgtqi possa conoscere e valutare come e se dare il proprio voto. Per quanto mi riguarda. ho notato che, pur con qualche apertura verso le persone transessuali e transgender, le richieste sono principalmente concentrate su “matrimonio omosex”. Anche la comunità Lgbtqi, nonostante la sigla molto ampia, non è ancora riuscita a fare il salto di qualità spostando il baricentro sui diritti della persona. Ma evidentemente per arrivare a questa consapevolezza c’è ancora molta strada da percorrere. In Italia i nostri esponenti politici vivono sotto la cappa del Vaticano e non provano nemmeno ad essere laici. Nel nostro Paese alcuni politici ancora definiscono le persone omosessuali “deviati da curare”, e molti esponenti dell’informazione non conoscono il significato di “coming out” e “outing” e nemmeno la differenza tra “sesso” e “genere”, tra transessuale, intersessuale e transgender. Cambia Italia: l’incontro con i candidati Alla Convention Cambia Italia organizzata lo scorso 16 febbraio a Roma da Agedo, Arcigay, Arcilesbica, Equality Italia e Famiglie Arcobaleno le associazioni hanno posto sul tavolo richieste chiare: dal pieno riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali all’estensione della legge Mancino anche per i reati di omofobia e transfobia, dalle uguali tutele per i bambini presenti nelle coppie omosessuali alla riscrittura della legge 40 sulla fecondazione assistita. «Vogliamo che l'Italia cambi finalmente e non sia più la patria dell'arretratezza civile – hanno affermato gli esponenti delle associazioni - riconoscendo piena cittadinanza alle persone LGBT e alle loro famiglie. Milioni di cittadine e cittadini vivono in nuclei familiari che sono tuttora privi di riconoscimento legale e per questo sono discriminati giuridicamente ed Come hanno risposto i partiti invitati, ovvero PD, SEL, Rivoluzione Civile e M5S? In apertura dei lavori è stato letto un messaggio di Pierluigi Bersani candidato premier del centro sinistra, che rispondendo alle quattro questioni poste dalle associazioni, si è impegnato a estendere, entro sei mesi, la Legge Mancino anche ai reati di omofobia e di transfobia. Il Segretario del Pd ha dichiarato che, se sarà al governo, entro un anno intende “prendere la legge tedesca sulle unioni omosessuali e tradurla nella legislazione italiana”, compreso “il nodo del riconoscimento del diritto del bambino che cresce all’interno di un nucleo famigliare omogenitoriale a vedere riconosciuto dalla legge il legame affettivo con il genitore non biologico, soprattutto nei casi di malattia o morte del genitore biologico”. Il leader del centro sinistra ha inoltre ricordato come sia necessaria una legge sul divorzio breve, e una seria revisione della legge 40. Alla convention di Roma sono arrivati anche i video messaggi di Nichi Vendola, presidente di SEL e di Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione Civile. Nichi Vendola, ha sottolineato come “è finito il tempo della pazienza, così come sta accadendo in tutto l’Occidente”. In particolare Vendola si impegna affinché sia possibile al più presto approvare una legge di tipo matrimoniale. Antonio Ingroia si è detto a favore “del matrimonio e delle adozioni”, assicurando il sostegno del suo movimento delle istanze della comunità gay e lesbica. I lavori della convention sono stati trasmessi in diretta streaming, quindi è possibile rivedere l’incontro seguendo il link. Tempo scaduto, la proposta di Arcigay Per Arcigay il Tempo è scaduto. E' scaduto quindi il tempo dei distinguo e delle ambiguità, la politica italiana deve assumersi la responsabilità di portare il nostro paese nell'Europa dei diritti e dell'uguaglianza. - di promuovere e sostenere l'abrogazione della legge 40 o una radicale modifica della stessa che estenda le possibilità di accesso alla fecondazione assistita alle donne single o alle coppie lesbiche. - di promuovere e sostenere la modifica della legge Mancino (25 giugno 1993, n. 205) perché sia estesa anche ai reati motivati da omofobia e transfobia. - di promuovere e sostenere una modifica legislativa della legge 164/1982 che permetta il cambiamento del nome e del sesso anagrafico alle persone transessuali e transgender anche senza l'intervento chirurgico di riattribuzione del sesso. Sul sito di Tempo Scaduto è possibile saperne di più e vedere chi ha già risposto alla richiesta. Flavio Romani, presidente di Arcigay ha precisato che i rappresentanti di Rivoluzione Civile e Sel hanno espresso un sì chiaro e circostanziato, con l’adesione alla campagna Temposcaduto e che anche da molti e molte candidate del Movimento 5 Stelle stanno arrivando importanti adesioni alla campagna. «La “proposta tedesca” sostenuta dal Partito Democratico nel corso dell’incontro di Roma e nelle dichiarazioni pubbliche al contrario, - ha sottolineato Romani - è ancora troppo distante da quel minimo che omosessuali e lesbiche italiani, le loro famiglie, e gli italiani si attendono da un gruppo politico che si dice realmente progressista e che si batte per l’uguaglianza formale e sostanziale di tutti ed è già vecchia rispetto al quadro normativo europeo.
La campagna Far crescere l'Italia promossa Rete Lenford chiede ai candidati al Parlamento di sottoscrivere tre proposte di legge, firmandole sul sito della campagna. «Il Paese non cresce se non crescono i diritti per tutte e tutti - ha spiegato Antonio Rotelli, avvocato e presidente dell’associazione - Offriamo queste proposte ai Parlamentari di ogni partito e schieramento politico, per farle diventare un patrimonio condiviso della prossima legislatura. Siamo convinti che lavorare concretamente per l'uguaglianza e la pari dignità
Le proposte di legge integrali si possono leggere al seguente link.
Decalogo dei diritti e laicità per la Regione Lazio Il Circolo di Cultura Mario Mieli, l’associazione Radicale Certi Diritti e UUAR Roma-Unione degli atei e degli agnostici razionali- hanno messo a punto il Decalogo dei diritti e della laicità da sottoporre ai candidati della regione Lazio. L’appello è rivolto ai candidati per la Regione Lazio perché diritti civili e laicità ricoprano un ruolo centrale nell’agenda politica della prossima Giunta e del prossimo Consiglio regionale. «Per il voto alla Regione Lazio ci sembra importante offrire un contributo di contenuto e di proposte concrete per i diritti civili e la laicità. - ha spiegato Andrea Maccarrone, Presidente del Circolo Mario Mieli, - Si tratta di un decalogo pragmatico e realistico di proposte e idee tarate sulle competenze regionali, su cui la futura Giunta e il Consiglio potranno offrire quindi risposte misurabili e saranno chiamati a rispondere degli impegni presi. Per leggere il Decalogo, seguire il link. I candidati possono inviare la propria adesione al Decalogo mandando Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Le adesioni che perverranno entro venerdì 22 febbraio 2013 alle ore 16:00 saranno rese note attraverso comunicato stampa, newsletter e sui siti delle associazioni promotrici e su sul sito del Mario Mieli. Oltre all’adesione alla piattaforma, i creatori del Decalogo invitano i candidati ad un confronto pubblico in cui si discuteranno i temi contenuti nel Decalogo.
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Venerdi, 26 Aprile 2024 20:06:16 CercaThis Web Site can be translated to your language:
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