Chiesa e fame

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Pubblicato Martedì, 18 Dicembre 2012 16:47

Grande sfarzo di oro e gioielli, di stoffe pregiate e utensili preziosi, mentre nel mondo le persone muoiono di fame. E se rinunciassero a favore di chi non ha nulla?

C'è una cosa che mi tormenta più di altre e la vorrei condividere con voi. 
Da anni una quantità sempre maggiore di persone sottolinea l'importanza irrinunciabile della laicità dello Stato; l'ingerenza della Chiesa di Roma nella politica italiana invece tende a farsi ogni giorno più marcata.
... E allora io, mi permetto, di farmi gli affari della Chiesa e di "giudicare" il suo comportamento immorale e anti-Cristiano.

Da sempre osservo lo sfarzo, di oro e gioielli, di stoffe pregiate e utensili preziosi, con i quali sono usi abbigliarsi e dei quali sono abituati a circondarsi i "rappresentanti" di Cristo sulla Terra.
La Chiesa povera, mi si obietta, non servirebbe a salvare se non un numero irrisorio di vite umane. Le ricchezze del Vaticano non sono in grado di capovolgere la situazione, con i denari la Chiesa mantiene i suoi sacerdoti, le suore...
Che poi operano per le persone...

No.
No, mi spiace, ma non possiamo più sopportarlo.

I sacerdoti e le suore potrebbero vivere della comune sussistenza, come già moltissimi cittadini. 


E a riconoscere nel Papa la guida "spirituale" del Cattolicesimo non serve l'anello del Pescatore! Né pesanti catene d'oro a sorreggere il simbolo della crocifissione!
Non siamo obbligati ad avere Fede per immaginare la reazione di Cristo di fronte a simili esibizioni... Altro che la furia contro i mercanti del Tempio di Gerusalemme...

Mi si obietterà che con l'anello del Pescatore, con il suo valore, si potrebbero forse salvare dalla denutrizione 10 bambini...
ANCHE UNO SOLO.
Anche uno solo salvato da morte certa dovrebbe spingere il Papa, i suoi cardinali e i vescovi tutti, e tutti gli altri che della Chiesa si dicono ministri a cedere ogni loro possesso terreno.
E oltre agli oggetti preziosi penso alle proprietà immobiliari, ai terreni, alle auto e ai depositi dello IOR.
ALTRO CHE UNO....

Ecco, solo questo.
Non posso più accettare con spirito di rassegnazione di vedere questa esibizione di "possesso" mentre ANCHE UNO SOLO MUORE PER FAME.
Flaminia