«In questo gruppo aperto io vorrei che le persone potessero scrivere la loro idea di Sinistra.
Non quello che vorrebbero dal PD o da SEL o da Donadi - colui che nell'IDV si definisce il più di Sinistra ;).

A me piacerebbe che in Sinistra le persone esprimessero liberamente ciò che per loro è “Sinistra”.
Poi quando votano facciano quel che preferiscono, quello che la loro coscienza gli suggerisce.

Ho dato vita al gruppo perché mi piacerebbe capire qual è l'ideale di “Sinistra” per le persone che si affacciano su Facebook.
E credo che a questo punto lo vogliamo capire tutti, aldilà dei Renzi e Bersani del momento.»

E se per Obama “Il meglio deve ancora venire”…

Già il neo eletto Presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che “il meglio deve ancora venire”.
E in Italia quando arriverà il “meglio”?

E soprattutto come arriverà?

Per restare su Obama mi hanno colpito i commenti dei nostri quotidiani.

E' possibile che Il Manifesto, uno dei più importanti quotidiani "alternativi" all'attuale governo tecnico di questo Paese, scriva SOLO una cronaca a proposito della rielezione di Obama? 
Senza nemmeno un'impressione di critica?
Io sono la prima ad essere felice (e molto) per la vittoria di Obama, ma non posso consegnargli il premio Nobel per la Pace.
Criticare quanto c'è stato di sbagliato nei primi 4 anni di Presidenza forse potrebbe evitare il ripetersi di altri "errori" da parte di Obama.
Ma i politici hanno paura della critica e quindi i giornalisti fanno fatica a fare il loro mestiere... 

Fortunatamente in MicroMega online c’è un articolo che sottolinea anche i passi falsi del Presidente, purtroppo senza citare la scellerata esecuzione di Bin Laden. Un terrorista, un individuo da condannare “senza se e senza ma”, ma in un regolare processo. E non con un sindacabile atto di violenza. Ecco anche su questi temi mi piacerebbe che le persone di sinistra si interrogassero ed esprimessero il loro parere.

E per continuare a parlare di giornalisti.

Mentre in USA, la vittoria di Obama apre a cambiamenti ulteriori (non dimentichiamo che quando Presidenti Usa vincono il secondo mandato, buttano la maschera ed estremizzano il loro mandato politico), qui da noi i cosiddetti "commentatori politici" esprimono,al solito, quello che siamo: una delle ultime provincie dell'impero. Già io non mi sono mai sentita nazionalista (detesto il concetto stesso di un'artificiale "nazione"), ma questi "campioni italiani" mi fanno rinnegare ogni residuo senso di appartenenza.
Un esempio? La discussione (personale e del tutto provinciale) martedì sera alla trasmissione de LA7  tra l'Annunziata e Ferrara (riproposta in un video da Repubblica): due campioni raccomandati dai partiti politici che sfruttano le loro raccomandazioni per riempire i nostri schermi tv e i nostri giornali.

E poi la vecchia diatriba sulla religione…. 

C'è gente di Sinistra che sente la necessità di aggiornarci sul proprio stato riguardo la Religione....
A mio parere una persona di sinistra deve essere LAICA, indipendentemente dalla sua fede
La Religione è un SUO FATTO PERSONALE.

Io non voglio uno di Sinistra cattolico, uno di Sinistra ebreo, uno di Sinistra Musulmano, uno di Sinistra Induista o Buddhista.

Qualcuno di significativo per la nostra storia culturale, disse: "date a Cesare quel che è di Cesare..."
Separare Politica e Religione è l'inizio del cambiamento, sia per il nostro Paese di tradizione teocratica, sia per tutti quegli Stati nei quali i Fondamentalismi religiosi scatenano guerre fratricide.
LA SINISTRA DEV'ESSERE LAICA, questo è per me un punto di partenza imprescindibile.
Che poi significa che lo Stato non può sovvenzionare le istituzioni religiose, scaricando a loro in seconda battuta il Welfare.
Io non voglio che sia la Caritas a sfamare gli Italiani indigenti, desidero che sia lo Stato a svolgere questo compito. 

Dedicato a Paolo Flores D'Arcais
Che sino ad oggi ho ritenuto uno dei rarissimi intellettuali onesti e non-schierati (che per altro si contano sulle dita di una mano) di questo Paese.
Leggo il suo intervento su Il fatto Quotidiano del 28 ottobre 2012: a stupirmi e poi a costringermi a interrogarmi non è il suo attacco a Matteo Renzi, assolutamente condivisibile, bensì la sua chiosa con l'intenzione di voto a Grillo.

Le capacità di Flores D'Arcais sono tali che "strumentalizzare" il voto, dandolo a Grillo, non mi sembra degno della sua intelligenza.
Occorre fare di più, usare la Rete, mobilitarsi con il volontariato e andare oltre Grillo/Casaleggio... :)

Con questi commenti vi ho dato un assaggio di quanto mi piacerebbe veder crescere nel nuovo gruppo: una bella e franca discussione sulla “sinistra” e sui valori che, secondo voi sono imprescindibile per questo schieramento.
Flaminia P. Mancinelli

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