Candidati PD e questione Lgbtqi

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Secondo il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli l’unico ad avere una posizione chiara è Pippo Civati, mentre Gianni Cuperlo, Matteo Renzi e Gianni Pittella sono molto vaghi…. E’ proprio vero?





Riceviamo dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli un comunicato - che vi proponiamo integralmente- sulla posizione dei candidati PD sulla questione diritti Lgbtqi. Il Presidente del Circolo sostiene che l’unico candidato PD ad avere una posizione chiara è Pippo Civati, mentre gli altri sono molto vaghi.

E’ proprio vero che Gianni Cuperlo, Matteo Renzi e Gianni Pittella non hanno espresso una posizione chiara nel loro programma su matrimonio egualitario, omogenitorialità, adozioni per single e coppie omosessuali, transessualità?

A noi piacerebbe che i candidati Gianni Cuperlo, Matteo Renzi e Gianni Pittella, o i loro o sostenitori rispondessero alla nostra semplice domanda.
Marinella Zetti



Il Comunicato del Mario Mieli

I CANDIDATI ALLA SEGRETERIA DEL PD E I DIRITTI LGBTQI – A PARTE CIVATI, IL VUOTO


giuseppe civati
I candidati alla segreteria del PD hanno presentato i loro documenti programmatici. Sul fronte dei diritti per le persone lgbtqi, solo Civati appare l’unico in grado di traghettare il Partito Democratico in un’Europa dei diritti, grazie a un documento programmatico inclusivo.


Tra Cuperlo, Renzi , Pittella e Civati , solo quest’ultimo infatti esprime un profilo decisamente laico e propone esplicitamente la piena uguaglianza per le coppie omosessuali con il riconoscimento del matrimonio egualitario, della omogenitorialità e, coraggiosamente, le adozioni per single e coppie omosessuali.


gianni cuperlo

Cuperlo, inaspettatamente, si limita a un assai più vago e scontato riferimento ai diritti delle coppie omosessuali, con formule già viste e che si sono rivelate spesso vuote di effetti. Poco coraggio, quindi, e la percezione dell’utilizzo di una formula molto light per togliersi dall’imbarazzo e dallo scontro interno al partito.



gianni pittella
Pittella
parla di rispetto per tutte le diversità, annoverando l'omosessualità in un lungo elenco che va dalle diverse religioni alle questioni razziali, di fatto sterilizzando la questione lgbtqi e liquidandola in due parole prive di efficacia.




Ma il più deludente è di certo Renzi, che nel suo documento non cita mai esplicitamente l'omosessualità o la transessualità, parlando, invece, di "rispetto per le scelte". Una perifrasi inaccettabile nel 2013.matteo renzi


I segnali che ci arrivano dai documenti programmatici non sono esaltanti, se solo uno su quattro candidati alla segreteria del Partito Democratico ha creduto di dover inserire i diritti delle persone lgbtqi nel proprio programma. Riteniamo questo l’ulteriore segno della difficoltà all’interno del centro sinistra di trovare la quadra su questioni che altrove in Europa sono da tempo state risolte con leggi e tutele da diversi schieramenti politici, anche dai più conservatori.

Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Andrea Maccarrone – Presidente