Un Pride bellissimo

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pride2018
Ho lasciato passare un po’ di tempo prima di scrivere del Pride per lasciar decantare le emozioni… Ma loro sono sempre presenti nel mio cuore.






È stato un Pride bellissimo. Hanno scritto tante amiche e tanti amici sui social.
Basterebbero queste poche parole e la foto di Porta Venezia per capire cosa è accaduto a Milano sabato 30 giugno.

Però, a mio avviso, vale la pena di aggiungere qualche breve riflessione. Abbiamo sfilato inflash-mob-finale 250mila e tra noi c’erano tanti giovani, ragazze e ragazzi etero che hanno scelto di partecipare al Pride per ribadire che i diritti civili e umani non si toccano. E c’erano tanti anziani, famiglie: donne e uomini che si sono uniti al corteo in corso Buenos Aires precisando: «È importante essere qui oggi».
Persone che salutavano dalle finestre e che esponevano bandiere rainbow e italiana.
Insomma Milano ha risposto in modo chiaro alle affermazioni omofobe dei vari esponenti del Governo e della Regione: “Le famiglie arcobaleno non esistono”.

Noi esistiamo e non ci facciamo intimorire dalla vostra ignoranza e arroganza e la Milano civile e solide è al nostro fianco.

Mentre camminavo prima in parata e poi a margine del percorso per raggiungere la Pride Square, mari e stefanodove c’era il desk informativo e il gazebo per il test HIV, l gente mi fermava per chiedere informazioni sul corteo e quando rispondevo che procedeva lentamente perché eravamo tanti, loro sorridevano soddisfatti.
Vale la pena di precisare che in Pride Square desk informativo a cura di ASA Milano e gazebo per i test HIV a cura di ASA MIlano, Lila e CIG Arcigay Milano hanno operato da giovedì a sabato a ritmi incredibili.

Lo confesso davanti a tutte quelle dimostrazioni di solidarietà etutti pride2018condivisione, io mi sono commossa ed è scesa anche la lacrimuccia.
Lo confesso, io mi sono commossa ed è scesa anche la lacrimuccia.
Pensavo a tutte le persone bullizzate, picchiate, discriminate,emarginate e mi ripetevo: oggi anche loro staranno un pochino meglio vedendo tutta questa solidarietà.

E poi osservare tutte le aziende che hanno sponsorizzato il Pride e sfilato con noi mi ha fatto sorridere. Lo so per le società è marketing, ma per noi è importante, è una conferma della nostra esistenza che governo, conservatori e fondamentalisti non possono ignorare.

Noi esistiamo e siamo tanti e voi non potete cancellare i nostri diritti.
Grazie Milano.


                          milano-porta-venezia

 

PS: Coca Cola ha fatto un’edizione speciale Pride delle sue lattine. E me le hanno inviate a casa con una letterina. Commossa e felice.


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