Aids Candlelight Memorial

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La fiaccolata si terrà a Milano e in altri 115 Paesi. Anche in caso di pioggia, appuntamento domenica 19 maggio in Piazza Castello dalle 17. E se non poi partecipare, accendi una candela sul davanzale della tua finestra.

 









Per chi desidera rinnovare il proprio sostegno alle persone sieropositive, l’appuntamento è a Milano, domenica 19 maggio in Piazza Castello dalle ore 17. Nel capoluogo milanese, e in altri 115 Paesi, si terrà il 30° International Aids Candlelight Memorial che unirà oltre 1200 comunità nel mondo.

Alle 17,30 è previsto l’attivo della staffetta contro la omo/tranfobia con interventi a microfono aperto. Nel corso della manifestazione, che ha il patrocinio del Comune di Milano, verrà esposta anche una selezione di coperte del Names Project. Se ne hai voglia, leggi l'articolo dedicato alla Coperta dei Nomi.

Hanno aderito alla manifestazione: A77 Cooperativa Sociale, Il Centro Teresa Gabrieli - Filo Di Arianna, Ala Onlus e Sportello Trans, LILA Milano, MCA Milano Contro L'Aids, Agedo associazione genitori di omosessuali, UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.

Per la trentesima edizione dell’International Aids Candlelight Memorial – che a Milano è organizzato da Asa - Associazione Solidarietà Aids – i coordinatori del progetto internazionale hanno scelto come filo conduttore il tema In Solidarity, ossia la solidarietà tra e con le persone sieropositive, fattore essenziale per combattere la discriminazione e promuovere una corretta informazione sull’ Hiv e su chi siano le persone che convivono con l’Hiv.

La performance dell’artista Karam Cannarellalocandina-candlelight

A Milano la tradizionale fiaccolata, sarà arricchita da una performance artistica che coinvolgerà tutti i presenti e renderà visibile l’impegno concreto di chi è a fianco delle persone con l’Hiv. ASA ha infatti invitato l’artista Karam Cannarella che darà vita a una performance che coinvolgerà i presenti. Cannarella, siciliano di fede islamica, è noto per aver utilizzato le sue opere come anelli di congiunzione tra le persone. In caso di pioggia la performance artistica si terrà ugualmente, riparata da un gazebo.

Una tela di grandi dimensioni, stesa su una tavola orizzontale, prenderà forma nel corso dell’evento con il contributo creativo di coloro che vorranno esprimere la loro solidarietà. L’opera completata verrà divisa in tavole: una di esse sarà donata al Comune di Milano, mentre le altre saranno messe a disposizione di ASA per rendere omaggio ai sostenitori o per raccogliere fondi attraverso lal oro vendita.

Durante la performance verranno presentate le attività dell’associazione e i volontari risponderanno a chiunque voglia avere informazioni sull’HIV/Aids e sulla prevenzione. Dopo il tramonto inizierà l’accensione delle candele che saranno distribuite a ciascuno dei presenti e verranno infine raccolte in un braciere.

Il gesto simbolico di accendere un lume di candela accomunerà i partecipanti di ogni nazione nel rendere omaggio alle persone affette da Aids, avendo come obiettivo un mondo in cui non si muore di questa patologia e in cui le persone sieropositive possono vivere in salute e con dignità.

Tutti possono partecipare al 30° International Aids Candlelight Memorial accendendo una candela sul davanzale della propria finestra. Accendere una candela il 19 Maggio 2013 alle ore 19.00 significa dire no alle discriminazioni e essere solidali con le persone sieropositive.

 

Come nasce il Candlelight

Il Candlelight è nato nel 1983, durante un periodo di confusione e di credenze sbagliate rispetto ad una misteriosa malattia che aveva iniziato a colpire la popolazione gay di San Francisco negli Stati Uniti. Sapendo di dover morire, 4 giovani uomini - Bobbi Campell, Bobby Reynolds, Dan Turner e Mark Feldman - decisero di dare un volto alla malattia organizzando una piccola veglia dietro ad uno striscione che recitava : Fighting for our lives - Combattendo per le nostre vite.
Oggi, con 33 milioni di persone che convivono con l'HIV, il Candlelight rimane una delle più importanti dimostrazioni di impegno della società civile nella lotta alla discriminazione e nella promozione di prevenzione e di cure, non solo per l'AIDS ma per tutte le patologie correlate.
M.Z.