Un altro suicidio

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E intanto i politicanti continuano a parlare….
Eppure basterebbe imboccare la strada del Diritto della Persona...




Il Papa fa proclami che vengono subito riveduti e corretti, Renzi annuncia le unioni civili che vengono subito attaccate e ridimensionate dagli alleati del Governo….
… e intanto le persone continuano a morire. Ieri sera un altro ragazzo omosessuale si è suicidato a Roma lanciandosi da una finestra. Ci aveva già provato ma lo mamma era riuscita a fermarlo.
E poi la disperazione, la solitudine, quel sentirsi diverso dagli altri, quell’essere additato, magari deriso ed emarginato…. E lui non ce l’ha fatta.

Io vorrei guadare negli occhi tutti quei politici, e non mi importa il colore della loro bandiera, che hanno votato contro, o non hanno nemmeno ritenuto di dover votare, la legge contro l’omo/transfobia e chiedere loro se non si vergognano, se non provano nemmeno un po’ di disagio per aver bloccato ancora una volta quella legge.

So già la loro risposta: l’omo/transfobia non si blocca con una legge.

Concordo signori politicanti -non meritate il nobile appellativo di politici-, ma sicuramente aiuta.
Sicuramente aiuta in un Paese dove non si prova nemmeno a rispettare l’altro-diverso da noi e questo vale per omosessuali, transessuali, immigrati, disabili e… donne.

E sì cari politicanti perché io sono convinta che in Italia non si rispettino per nulla nemmeno le donne. Ci si riempie la bocca con tante belle parole ma poi nel concreto non si fa nulla. Faccio un esempio che vale per tutti: i politicanti cianciano sempre di famiglia, ma poi le donne non possono decidere serenamente di avere un figlio perché lo Stato garantisce questo diritto al minimo sindacale o per nulla.

E allora? Allora sono davvero stanca di vivere in un Paese dove il Diritto della Persona viene calpestato sempre, e nel modo più subdolo: con un sorriso e con tante vuote parole.

Succede quando una donna viene violentata o uccisa, quando un omo/transessuale viene picchiato/ucciso o si suicida, quando un migrante muore o viene rinchiuso in un CIE.

Tutti parlano, fanno declami, si riempiono la bocca e poi tutto cade nel dimenticatoio.

Oggi accadrà ancora: i giornali ne parleranno i politicanti faranno qualche dichiarazione e intanto un altro ragazzo è morto.

Eppure la strada da seguire è così semplice che mi meraviglio che nessuno la voglia seguire: il Diritto della Persona. E queste tre semplici parole “Diritto della Persona” racchiudo un vera e grande rivoluzione culturale. Già perché mettere al centro il Diritto della persona significa iniziare a pensare la nostra vita e il sistema Stato in un modo completante diverso, significa mettere al centro la Persona e non i privilegi delle varie caste.

Pensateci, sembra difficile ma in realtà non lo è.
Marinella