La tragedia di Lampedusa è solo la punta di un iceberg

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Madagascar
Mentre chiniamo la testa di fronte ai morti dell'ennesima tragedia della migrazione, l'Umanità dei privilegiati continua a uccidere.



 

Non mi permetto di entrare nel merito di un giudizio che, per le notizie frammentarie e ancora non confermate in toto, rischierebbe di essere avventato. Ma vorrei fermare l'attenzione su una notizia passata in secondo piano di fronte alla vergognosa tragedia di Lampedusa.

Le agenzie e le testate giornalistiche (in capo la BBC inglese) riferiscono che in Madagascar sono stati linciati dalla folla tre stranieri. La nazionalità di questi uomini è ancora incerta, si parla al momento di un francese e di un italo-francese.

I tre sono stati uccisi perché ritenuti colpevoli dell'omicidio di un bambino di otto anni, ucciso per i suoi organi, perché questo "richiedeva" il traffico d'organi nel quale gli stranieri erano, sembra, coinvolti.

E possiamo ancora definire con orgoglio la nostra specie "umana", quando questo termine assume valore di merito, spesso contrapposto ad "animale"...

Facciamolo se ancora ne abbiamo voglia e coraggio.

Io non ho mai saputo di "animali" autori di simili atrocità.

 

bloodbath in madagascar
Ora siamo tutti presi nel lutto nazionale, nel pianto del coccodrillo per le vittime di Lampedusa, e intanto continuiamo a massacrare tutti coloro che non appartengono al target di Occidentali.

Dall'epoca del colonialismo -(che sembra remoto, ma è appena dietro l'angolo), quando i conquistadores spagnoli devastarono e trucidarono il "nuovo Mondo" e le sue popolazioni, complice l'evangelizzazione messa in atto dalla Chiesa di Roma, - passando per tutti gli step della speculazione da parte delle nazioni europee di territori, persone e risorse, quella che qualcuno definisce Umanità ha violato ogni minima etica in vista di un possibile profitto.


Oggi se qualcuno ricorda la tratta dei negri dall'Africa o lo sfruttamento delle preziose materie prime di quei territori, lo fa giustificandosi con la distanza dal tempo presente.

Una giustificazione falsa e meschina perché quello sfruttamento continua, e se l'orrore e la violenza possono ricevere una misura, in forme e modalità persino peggiori.

In Africa la nostra esigenza di materie prime per il funzionamento di tecnologie (tipo quelle dei cellulari) spinge Persone nei buchi della Terra a estrarre, a rischio della vita, sostanze pericolose e nocive... ancora adesso, mentre io ne scrivo.

Ma...

Ma non contenta l'umanità civile e democratica ha pensato bene di sfruttare anche l'ultima risorsa di quelle persone: i loro corpi, alimentando un fiorente commercio di organi per permettere ad altri una vita che a loro è negata.

 

Ma cosa siamo?
Ma come possiamo ancora ritenere etico e sopportabile il Sistema nel quale viviamo in questo 2013.

Ricordatevene, vi prego, quando la commozione per la tragedia di Lampedusa inizierà ad affievolirsi e tutti noi ricadremo nell'indifferenza delle nostre esistenze grige ed egoiste. Quanto accaduto a coloro che sono morti in mare in questi giorni è organ-trafficking
solo la punta dell'iceberg ma sotto, nelle profondità marine, ci sono milioni di storie di dolore e morte di nostri simili che noi lasciamo accadano per sfoggiare agli amici l'ultimo modello di smartphone, una preziosa vera di diamanti.

 

E neppure salvare il proprio figlio da una morte certa può giustificare l'assassinio di un piccolo bambino nero, assolutamente no.

Il diritto di quel bambino nero è calpestato dal mio semplice camminare di oggi: è sullo sfruttamento di ogni sua possibile risorsa per la sopravvivenza che il Sistema ha costruito il mio benessere.

 

Ho aperto queste poche righe precisando che le notizie in merito a questi "fatti" sono frammentarie e ancora confuse, ma il Sistema come sappiamo ha una mano longa sugli organi di informazione e i Mass Media... Fate attenzione perché per gettare fumo nei vostri occhi vi racconteranno delle imminenti elezioni, di oscure trame politiche che vogliono mistificare e sfruttare l'accaduto...
Ma
il traffico d'organi è reale e ad alimentarlo siamo noi Occidentali, noi che abbiamo la superbia di voler sconfiggere la morte, indifferenti al prezzo di altre vite umane.

Flaminia P. Mancinelli