OMO/TRANSFOBIA, L'ITALIA SEMPRE AL PALO

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17maggio-Genova


Anche l'Albania ha approvato due leggi contro l'omofobia,
mentre in Italia non se ne parla più.



 

 

  

 


L'occasione di pubblicare un editoriale su Pianeta Queer oggi doveva essere quello ri ricordare, ai più distratti, che il 17 maggio si celebra la Giornata Internazionale contro Omofobia e Transfobia, ma mentre scorrevo gli ultimi rilanci sulle pagine di un social network, ho appreso dell'ennesimo atto di violenza che è costato la vita a una donna di 53 anni, uccisa “a botte”.

Non so chi dobbiamo ringraziare per queste reiterate violenze che, apparentemente, hanno motivazioni diverse, ma che comunque coinvolgono sempre soggetti discriminati. Dov'è finito il Diritto della persona?


Dov'è finito il Diritto della persona? Dove il rispetto per l'esistente, la sacralità della persona umana?

Dal ragazzetto che sevizia il gatto all'uomo che picchia e violenta un suo simile: la condanna deve essere la stessa e senza appello, senza “buonismi”, né tentativi di giustificazione.
Il pedofilo è spesso, a sua volta, vittima di abusi, ma non per questo il suo atto è meno vergognoso.
Così ogni atto di violenza, sia esso un femminicidio, l'estremizzazione di un sentimento omo/transfobico o un intollerabile rigurgito di razzismo.
Prendere posizione ogni volta, ogni giorno, perché il Diritto e il rispetto della Persona sia ristabilito è un nostro dovere aldilà delle celebrazioni.
F.P.M.

Genova17maggio

 

 

Quando ho letto la notizia sono rimasta basita: il Parlamento albanese ha approvato ben due leggi contro l'omofobia e i crimini d'odio.

E l'Italia?

Il nulla più assoluto. Il Bel Paese continua a distinguersi per la sua assoluta negligenza.
Il 17 maggio è nuovamente la Giornata Internazionale contro l'omofobia e transfobia e, come da copione ormai ben noto, le associazioni organizzano incontri, manifestazioni, eventi, mentre su social network imperversano rilanci e prese di posizione.
Qualche politico ipocrita oserà dire che bisogna assolutamente fermare questa violenza e poi, come sempre, tutto cadrà nel dimenticatoio fino al prossimo anno, o fino al prossimo atto di violenza.
Peggio: gli stessi politici ipocriti ricominceranno con le loro esternazioni omo/transfobiche.


Nel frattempo, noi LGBTQI, assistiamo alla solita escalation di insulti, aggressioni, denigrazioni nei nostri confronti da parte di personaggi che ormai definisco semplicemente delinquenti.
Ogni anno scrivo uno o più articoli denunciando la situazione e ogni anno il Parlamento e i politici rispondono che ci sono emergenze più gravi. Peccato che dai loro scranni questi signori non riescono a risolvere neppure una di quelle “emergenze”!!!
E così ho fatto anche quest'anno, e staremo ad ascoltare la loro replica sulle reali emergenze del Paese...

E concludo ribadendo che al di là delle leggi che sono necessarie, a mio avviso, l'omo/transfobia si combattono e si vincono solo con l'informazione e la conoscenza. È indispensabile, a mio parere, intervenire nelle scuole e negli altri luoghi di aggregazione e formazione per spiegare che cosa significa omosessualità e transessualità per combattere la paura del diverso.
Solo mettendo alle corde l'ignoranza si potrà sconfiggere l'omo/transfobia.

… Ma si sa che l'Italia ha problemi ben più gravi da affrontare...
Marinella Zetti


Riceviamo dalla LUISS Arcobaleno 
 questo video che volentieri pubblchiamo
 


Se sei interessato, la LUISS Arcobaleno ti invita a partecipare al suo questionario online.
Lo trovi accedendo a questa pagina → 



Inoltre a Genova - Venerdì 17 maggio dalle ore 19,00 

La Comunità di San Benedetto al porto di Genova 
GhettUp Casa di quartiere 
Associazione culturale Swara 
Gruppo Bethel di persone LGBT credenti
liguri 

organizzano una veglia per le vittime di tutte le discriminazioni 
(su Facebook il dettaglio dell'iniziativa →