Fabiola, storia di una trans

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trans

TRANS è bello, sono un, o una, TRANS quindi sono bello/a 
(sillogismo aristotelico adattato a mio uso e consumo…)
Il nuovo libro di Daniela Domenici dedicato alla storia di Fabiola, una transessuale.  




◊ - Trans è bello 

◊ - Il Libro: Fabiola, storia di una trans

◊ - Chi è Daniela Domenici

 

TRANS E' BELLO di Daniela Domenici
Perché “trans”, per chi conosce il latino, vuol dire “al di là”, trans-itare sempre verso qualcosa di nuovo, di bello, di diverso, non rimanere mai fermi/e, non essere schiavi/e delle abitudini: ecco perché mi dichiaro orgogliosamente TRANS, lasciando stravolte e dubbiose sulle mie facoltà intellettive le persone che mi ascoltano, pur essendo nata donna genetica ed essere, addirittura, moglie e madre.
Ma anche le persone che, invece, sono davvero TRANS, sia MtF che FtM (Male to Female, che da uomo vuole diventare donna e, naturalmente, FtM, Female to Male, significa il contrario), e che soffrono quindi di una disforia, di un disturbo dell’identità di genere, vogliono andare AL DI LA’ del corpo in cui sono nati/e e che non sentono proprio, che non percepiscono consono, desiderano cambiarlo per “riequilibrarlo con la psiche” come mi ha detto Giusy, una giovane trans siciliana.  

E queste persone, credetemi, hanno una marcia in più rispetto a noi, donne e uomini genetici, perché vedono il mondo da due punti di vista,daniela dominici quello del sesso loro assegnato alla nascita e quello a cui sentono, invece, di appartenere e a cui aspirano anche a costo di sacrifici sia fisici che psichici che, talvolta, anche monetari; i e le trans hanno una visione dell’universo più completa perché possiedono dentro di sé i due elementi, il maschile e il femminile, lo yin e lo yang.  

Sono entrata per caso a contatto, su un social network, un giorno della scorsa estate, con una persona trans MtF che mi ha chiesto di scrivere il libro della sua vita…“…Niente accade per caso. Ne siamo perfettamente convinte sia io che la protagonista di questa storia vera…ho cominciato a porle delle domande in privato a cui lei ha subito risposto con estrema disponibilità: la mia era una curiosità da mamma, da giornalista, da estranea a questo mondo quindi da ignorante in materia. Fabiola mi ha colpito per la maturità, la serenità e l’equilibrio delle sue risposte che sono doti alquanto rare alla sua età, a qualunque domanda le abbia posto quel giorno lei ha risposto senza problemi…nasce questo libro che Fabiola ha fortemente voluto per aiutare tutte le persone che sentono di essere trans ma che ancora non hanno avuto il coraggio di uscire allo scoperto, per dar loro il coraggio che manca, col racconto dettagliato, intimo, struggente ma anche doloroso della sua storia…” dalla prefazione di “Fabiola, storia di una trans”.

 

Dal momento in cui ho accettato mi si è spalancato un mondo di cui ignoravo, fino a quel momento, l’esistenza e a cui mi sono avvicinata con un atteggiamento di delicato rispetto e con un grande desiderio di ascolto e di apprendimento che sono stati ampiamente ripagati da un imprevisto affetto, da tanta apertura, da un’infinita voglia di dialogo e di ascolto, di spiegazione, da richieste di aiuto in alcuni casi.

 

Provando a fare, poi, un mio personale sondaggio, in previsione della pubblicazione del mio libro, tra la gente più varia per età e livello di istruzione, mi sono resa conto di quanto si sappia poco o nulla della differenza, per esempio, tra “trans” e “travestito”, tra “trans” e “gay”, tra “transgender” e “transessuale”, di quanta confusione esista su queste tematiche, di quanto si ignori la portata e la vastità del fenomeno, di quanto poco i genitori e gli educatori siano preparati per aiutare queste persone, spesso giovanissime, ancora minorenni, a iniziare il loro percorso di trans-izione. 


Nell’immaginario collettivo la parola TRANS è per lo più erroneamente associata, purtroppo, con PROSTITUZIONE ma non è così.
Con il mio libro “Fabiola, storia di una trans” e con l’associazione Tr.I.S – Trans Insieme Sicilia, la prima nell’isola, di cui sono la vicepresidente, provo a portare il mio piccolo contributo tentando di annullare questa equazione trans = prostituta. I e le trans sono persone davvero belle, alcune e alcuni di loro, purtroppo, non trovano il coraggio di uscire allo scoperto, di fare “outing”, come si dice con un termine internazionale molto in voga, per non perdere il posto di lavoro o l’amore dei figli o del/la compagno/a e allora vivono una dicotomia, una doppia vita come ben descritto in “Se Bambi fosse trans”…

 

…Ma TRANS è bello quando trovi il coraggio di fare la transizione dopo essere diventata/o genitore e riesci a mantenere dei rapporti affettuosi, o almeno civili, con l’ex coniuge ma, soprattutto, con i figli, come Andrea e Valentina, per esempio; TRANS è bello quando riesci a diventare la prima avvocato trans e ne sei fiera, come Morena; TRANS è bello quando trovi il grande amore della tua vita in un uomo genetico che ti fa sentire al settimo cielo, come Fabiola…

 

TRANS è bello quando riesci a mantenere il posto di lavoro in banca anche dopo la transizione, come Stefania che ne parla in “Nato donna”; TRANS è bello quando riesci a creare addirittura un concorso, “Miss Trans”, nel tuo locale in cui fai anche presentazioni di libri e vai a parlare agli studenti nelle scuole e gestisci un consultorio come Regina; TRANS è bello quando diventi un punto di riferimento per tutti i trans, anche grazie alla propria storia narrata in uno splendido libro, “Il viaggio di Arnold”, come Davide.

 

Concludo con le parole di Fabiola: “Sono una trans e lo dichiaro senza paura. VIVERE ALLA LUCE DEL SOLE: essere orgogliosi di se stessi sempre ed ovunque - senza timore o vergogna per quello che si è realmente, uscire allo scoperto insomma. Non è facile ma non impossibile e da quel momento vedi la vita e chi ti sta intorno in modo diverso perché prima li vedevi come nemici, ora se non ti accettano è colpa della loro ignoranza!”
Trans è bello…

 

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Amore mio
Resto ferma immobile
ad aspettare momenti che solo tu riesci a ricolmare
lo so e' presto ancora ma il mio cuore non sa aspettare
devo gridartelo
urlartelo
ti amo
quante volte ho sognato tra le lacrime della mia vita
di riuscire a dirlo nuovamente
e adesso tu
semplice , speciale
colmo di vita e di passione
mi avvolgi e mi stupisci
sei riuscito a spezzare i tabù e le catene della società ignorante
sei riuscito a raggiunger mete che neanche io riuscirei a raggiungere senza di te
aspetto il tuo risveglio mattutino per sentirmi viva e amata
e alla sera, quanto l'ultimo tuo bacio sfiora le mie labbra per dirmi buona notte,
serena e sicura tra le tue braccia affondo il mio viso
entrando nel mondo dei tuoi sogni
dove il protagonista sei tu.
da Fabiola per Dario

 

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IL LIBRO:
fabiolaIl mio libro, che consta di 74 pagine, si può idealmente dividere in tre parti: la prima, quella che dà il titolo al libro, è la storia vera di Fabiola, una giovane trans messinese, che mi ha lanciato la sfida, nel luglio dell’anno scorso, di scrivere un libro sulla sua vita, sfida che ho accettato e dopo poco la bozza del libro era pronta sulla base di una lunga intervista che le ho fatto e che ho reso in forma narrativa.
La seconda parte è prettamente scientifica, i brani sono tratti dal sito dell’ospedale Forlanini di Roma, per dare ai lettori una prima idea, ma seria, di cosa sia la disforia, il disturbo dell’identità di genere, la transizione, sia MtF che FtM, gli ormoni, per provare a depatologizzare l’essere trans e a eliminare l’equazione trans = prostituta.
La terza parte è quella, diciamo, un po’ più varia e creativa, ci sono lettere, testi di canzoni, dichiarazioni d’amore e interviste.

Fabiola storia di una trans” 

Herald editore, 2011 - € 10,00 


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(a cura di Marinella Zetti)

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Biografia ipersintetica di Daniela Domenici
Sono nata nel 1957, vivo a Firenze, sono moglie e madre di tre figli, sono laureata in lingue straniere, faccio la traduttrice di testi da e in inglese e l’interprete nella stessa lingua, faccio la correttrice di bozze ed editor, scrivo recensioni culturali soprattutto di libri e di teatro, ho pubblicato il mio primo libro e sto per pubblicarne un altro.


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