Libri per i giorni di festa

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Una selezione che comprende saggi e romanzi che hanno suscitato il mio interesse oggi o in tempi passati e che ritengo valga la pena di avere in libreria.









 


Per me la vacanza è sempre stata legata a doppio filo con la lettura. Ricordo quando dovevo scegliere accuratamente i libri da mettere in valigia, soprattutto se prendevo l’aereo. Adesso con gli ebook è tutto più semplice. Con l’approssimarsi delle feste, propongo una selezione di saggi e romanzi che hanno suscitato il mio interesse oggi o in passato e che ritengo valga la pena di avere in libreria.


Inizio con i saggi.

In altre parole” di Fabrizio Acanfora, edizioni effequ, è un dizionario minimo di diversità da tenere a portata di mano. Conosco Fabrizio Acanfora da qualche anno, lo considero un amico e lo stimo per il suo lavoro sull’inclusione e sulla diversità.
Curare il linguaggio, dedicare attenzione alle parole quando si tratta di inclusione è fondamentale, perché è attraverso le parole chein altre parolecostruiamo la realtà intorno a noi e diamo forma al nostro mondo interiore. Lo scopo di questo dizionario emotivo non è infatti spiegare il significato letterale di alcuni termini, ma di mostrare le conseguenze che il linguaggio ha sulla visione della diversità. Termini come esclusione o uguaglianza, vocaboli come desiderio, aspirazione o autodeterminazione, sono comuni a tutti gli esseri umani e particolarmente importanti per chi fa parte di una qualsiasi minoranza. Partendo dalla neurodiversità, di cui l'autore, autistico, è profondo conoscitore e divulgatore, si esplorano le parole che costellano tutte le altre forme di diversità: culturali, religiose, sessuali e di genere, legate alla differente funzionalità fisica. Questo saggio fornisce uno stimolo all'apertura, alla comprensione delle diversità e di quanto esse siano indispensabili in una società evoluta, laddove la vera uguaglianza può avvenire esclusivamente attraverso il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze e delle caratteristiche uniche di ciascun individuo.

 

L’emersione imprevista” di Elena Biagini, edizioni ETS, racconta il movimento delle lesbiche in Italia negli anni ’70 e ’80. L’emersione imprevista è la presa di parola delle lesbiche in Italia, che dagli anni Settanta scelgono di lottare contro il dispositivo repressivo del silenzio e affrontare lo scandalo. Le lesbiche nella storia non esistono, ciascuna deve imporre la emersione imprevistapropria esistenza, superare la frontiera dell’eterosessualità obbligatoria, vincere la percezione di essere l’unica al mondo a provare un desiderio imprevisto.
Il superamento dell’obbligo sociale e culturale all’eterosessualità, nel nostro Paese come altrove, è stato possibile solo attraverso la costruzione di un movimento. Questo testo affronta in modo organico la storia del lesbismo politico in Italia, con l’obiettivo di contribuire a colmare i vuoti storiografici della storia politica delle donne e dei movimenti lgbtiq nel nostro paese. Raccontare la storia del movimento delle lesbiche significa infatti indagare la formazione di un soggetto politico che emerge, all’inizio degli anni Settanta, contemporaneamente nel contesto femminista e in quello omosessuale, per poi configurarsi in modo autonomo nel decennio successivo. Questa storia è raccontata attraverso interviste a protagoniste dell’epoca: la scelta delle fonti orali non è solo una necessità ma anche l’assunzione del nesso che lega femminismo e storia orale nel riconoscere il personale come un importante obiettivo di indagine e nello sfidare la tradizionale oggettività delle scienze sociali.
Uno sguardo lgbtiq, insieme all’ottica di genere, può portare alla storiografia – come è stato già per altre discipline – nuovi percorsi e nuove analisi, allargando il campo d’indagine alla sessualità, ai ruoli di genere, alle rappresentazioni dei generi, alle generazioni, ai confini tra norma, ribellione e conflitto, alle questioni della normatività e del controllo sociale, tra intersezioni e interstizi.


Due saggi editi da Manni dedicati Giò Stajano.

Il salotto di Giò Stajano” di Willy Vaira racconta l’omosessualità in Italia negli anni ’70 attraverso le lettere inviate al settimanale “Men”.
Dal 1972 al 1975 Giò Stajano, primo gay pubblicamente dichiarato in Italia e protagonista della Dolce vita romana, giornalista colto esalotto di gio stajanoirriverente, tiene su "Men", settimanale per "soli uomini", la rubrica "Il salotto di Oscar W. spolverato da Giò Stajano". È la prima volta che la stampa dedica uno spazio esclusivo al mondo omosessuale, e per diversi anni Giò sarà l'unico punto di riferimento per i gay che vivono la loro condizione in clandestinità. Uomini e ragazzi (e pochissime donne) cercano conforto, consiglio, mettono nero su bianco paura e vergogna e scoprono di non essere soli. Emerge un Paese che costringe a nascondere il proprio orientamento sessuale nel contesto affettivo e lavorativo, in cui l'omosessualità è considerata una malattia che va curata dallo psichiatra e dove bisogna cambiare città per sentirsi liberi. Nel libro vi è una scelta delle lettere di "Il salotto", divise per tematiche: Gli inesperti; I confusionari; Gli scrupolosi; Gli ingordi; I catastrofici; I militari; I mitomani; I saccenti; I romantici. A queste, spesso ingenue e candide, seguono le risposte pungenti e ironiche di Giò, che prendendo a pretesto un riferimento all'attualità e alla politica, o partendo da un gioco di parole, rovescia il punto di vista. A volte il tono diventa diverso: alle richieste di aiuto, ai progetti di suicidio, alla sofferenza profonda risponde con comprensione, riferimenti personali, dà consigli pratici, suggerisce film e libri.

 

Giò Stajano si racconta in “Pubblici scandali e private virtù”. Se n’è andata nel 2011 ed è stata la transessuale più famosa d'Italia, primo gay pubblicamente dichiarato, poi riservata signora dedita alla pittura che, all'ora dell'aperitivo, non ha mai rinunciato al suo Martini pubblici scandali e private virtuDry. Nell'ipocrita Belpaese degli anni Cinquanta Giò lanciò la pietra dello scandalo. La sua aspirazione era il successo e non la ribellione, la sua motivazione era personale e non politica. Ma certo quello scandalo contribuì grandemente alla nascita del movimento gay in Italia. In questo libro Giò racconta a Willy Vaira: l'infanzia dorata segnata dalla personalità del nonno, quell'Achille Starace segretario del Partito nazionale fascista; la Dolce vita romana, vissuta da protagonista tra set cinematografici, via Veneto e night club; il romanzo Roma capovolta, che raccontava le abitudini sessuali dell'epoca senza veli, sequestrato e poi bruciato in piazza; Parigi con i suoi cabaret osé; l'operazione nel 1982 per cambiare sesso a Casablanca. E ancora gli eccessi, come la prostituzione e l'editoria pornografica, le frequentazioni col mondo della politica, della cultura e dello spettacolo; il lungo ritiro nel monastero di Vische, dove andò sotto mentite spoglie per confezionare uno scoop giornalistico e poi trovò la fede e divenne quasi suora laica. Quando nel 2007 arriva in libreria la prima edizione di "Pubblici scandali e private virtù" Giò Stajano si è da tempo ritirata a vivere in una casetta di venticinque metri quadri nel profondo Salento ed è scomparsa dalle scene; ma continua a essere un personaggio iconico per il movimento LGBTQ in Italia. E quella autobiografia la porta di nuovo alla ribalta nazionale. A 90 anni dalla nascita e 10 dalla scomparsa, esce questa nuova edizione con un album fotografico.

 

Queer. Una storia per immaginidi Meg-John Barker e Jules Scheele, edizioni Fandango, è un documentatissimo saggio a fumetti dove un caleidoscopio di personaggi provenienti dai mondi della cultura pop come Lady Gaga, del cinema come James Bond, del mondoqueeraccademico come Michel Foucault e Andre Lord ci guidano alla scoperta delle idee, delle persone e degli eventi che hanno plasmato l’immaginario contemporaneo delle teorie gender e queer. Lucido, divertente, dedicato a tutte le generazioni e a tutti quelli che sono disposti a metter in gioco le proprie convinzioni.
L’attivist -accademic Meg John Barker e la fumettista Jules Scheele esplorano come vediamo il sesso, il genere e la sessualità e il modo in cui lo facciamo; come queste idee si intrecciano con la nostra cultura e la nostra comprensione rispetto alla biologia, psicologia e sessuologia; e come questi punti di vista sono stati contestati e sfidati nel tempo.
Attraverso alcuni punti di riferimento chiave che hanno cambiato la nostra prospettiva di ciò che è normale, come la visione di Alfred Kinsey della sessualità come uno spettro tra eterosessualità e omosessualità o la visione di Judith Butler dell’identità di genere come performance, incontriamo l’opera teatrale Wicked, che reinterpreta i personaggi de Il meraviglioso mago di Oz insieme a momenti in Casino Royale in cui siamo invitati a guardare James Bond con il tipo di sguardo desideroso solitamente rivolto ai corpi femminili nei media mainstream.

Un libro lucido, divertente, dedicato alle e ai più giovani che, nonostante o grazie al suo formato leggero, riesce a fornire chiarezza sui tanti significati, a volte contraddittori e ancora in evoluzione del termine queer.

 

terra non piattaLa terra non è piatta. Mondo lgbtiq*, femminismi plurali e femminismi escludenti”, edizioni Asterisco, è una raccolta di interventi di Lidia Cirillo, Carlotta Cossutta, Paola Guazzo, Mauro Muscio, Roberta Padovano e Marta Palvarini cn l’introduzione di Sara Garbagnoli.
La terra non è piatta. La convinzione che invece lo sia deriva da una fausse évidence. E a una falsa evidenza è legata l’idea che la biologia sia il destino. Ma il sesso come sistema binario evidente non è più sovrano. Tensioni e conflitti si sviluppano attorno a nuove configurazioni biopolitiche, che persino alcune femministe tendono a non assimilare, se non a rigettare attraverso campagne straripanti di fake news e parole d’odio. Questo libro plurivoco cerca di mappare teorie e pratiche lgbit*, queer e transfemministe nelle zone di conflitto interne ed esterne, tra la situazione italiana e quella internazionale. Non si tratta solo di dissidenza rispetto a un regime di eterosessualità obbligatoria, ma di una posta in gioco maggiore, che tende alla costruzione di un’egemonia culturale in società ormai deflagranti e a rischio di collasso in nuove forme di società razziste, sessiste e omolesbotransfobiche. La terra è rotonda e ha un futuro femminista, transfemminista e queer.

 

 

 

Ed ecco i romanzi.


Nudo maschile in arancione e giallo” di Alessandro Fullin è ambientato in Polonia, negli anni tra le due guerre mondiali, quando sinudo maschilerespira ancora un’atmosfera bohémienne. La contessa Zaskaja, nobile decaduta ma non rassegnata alla fine di un'epoca, organizza cene che dovrebbero essere fastose ma che, guarda caso, si svolgono sempre nel giorno in cui la cuoca è in permesso; e fa da mecenate a Vanessa, pittrice innamorata delle avanguardie artistiche europee, capace di dipingere nudi maschili senza vergogna e tazzine da tè con stile drammatico.
Poi, in questo spaccato mitteleuropeo d’inizio Novecento, tra nature morte e passioni quanto mai vive, entrano Pavel, giardiniere bello come una statua greca, di cui si innamora il giovane e romantico Mattia; Marek, reduce dalla Grande Guerra, che diviene lo sposo e il modello di Vanessa; e ancora galleristi, artisti, divi del cinema muto.
Sono i personaggi teneri e bizzarri di un romanzo scritto con la leggerezza di un cronista mondano e l’ironia di un comico di razza, sempre in bilico tra realtà storica e invenzione, nel quale l'amore per l’arte diventa la metafora del desiderio di ridisegnare il mondo – rendendolo, se possibile, più bello, elegante e sensuale. 

 

 


se-lo-dice-oscar
E se lo dice Oscar” di Laura Gaeta è arrivato tra i finalisti del Premio Letterario Amazon Storyteller ed è un romance molto piacevole e ironico.
Jaime Lentz scende a patti col proprio destino quando accetta di vestire i panni di Lola Marlène, drag queen di punta del Tits and Heels.Abigail Spencer è una giovane nobile inglese che, pur di sentirsi libera, lascia la propria famiglia per trasferirsi in America. Fra boa di struzzo e cadaveri, i due si ritroveranno a dover lavorare fianco al fianco per risolvere quello che sembra un caso di omicidio. Ma cosa accadrà quando realizzeranno di essere fatalmente attratti l'uno dall'altra? D'altronde, come dice il buon vecchio Wilde, "la felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha”.


 

Coi tacchi alti nei bassifondi” di Holly Woodlawn con Jeff Copeland, edizioni Baldini&Castoldi, è un memoir.
Una sera, incontrandola a una festa, Truman Capote l'ha accolta dicendole: "Holly, tu sei il volto degli anni Settanta!" E in effetti è difficile trovarecoi tacchi alti
una figura in grado di impersonare tutto il glamour, la frenesia creativa, la follia e lo spirito underground del decennio meglio di Holly Woodlawn. Drag queen, marchetta, regina dei salotti artistici, spogliarellista, attrice in film d'avanguardia, tossicodipendente, cantante, musa ispiratrice di fotografi e musicisti: la Woodlawn è stata tutto questo, e molto altro ancora. Oggi Holly ha deciso di raccontare la sua vicenda umana e artistica in un libro che è al contempo spregiudicato ed esilarante. Dall'infanzia come ragazzino malinconico a Portorico fino alla conquista dei palcoscenici in abiti femminili, passando per l'officina del padre della pop art, le memorie di Holly Woodlawn sono lo stupefacente ritratto di un'esistenza vissuta col piede costantemente premuto sull'acceleratore. Sempre senza rimpianti e con piglio da vero combattente.

 

la forma del cuore
La forma del cuore” di Anton Emilio Krogh e Monica Cirinnà per Mursia è una storia vera con nomi di fantasia.
Ada è un fuciliere scelto dell’Esercito italiano. Eve è una novizia francescana in attesa della conferma dei voti. Due donne diverse, ma che si scoprono molto simili quando i loro destini si incastrano durante un pellegrinaggio a Lourdes. Due vite, sullo sfondo di una Napoli strabordante di bellezza e di fantasmi, che cercano riparo sotto la rassicurante morale di una divisa, ma che si trovano a sperimentare sulla loro pelle l’imprevedibilità dell’amore. Ad aiutarle in un tortuoso percorso d’amore e di burocrazia ci sarà Margherita, avvocato impegnato soprattutto perché le unioni civili diventino legge in Italia. Questo romanzo è una storia di amore e libertà, di sfida alle convenzioni e alle divise, ma è anche il racconto dell’iter legislativo della Legge Cirinnà, perché l’amore non è solo una questione tra due persone, ma è quell’energia gloriosa che fa da collante dell’intera comunità.



 

Le nuvole non si fermano mai” di Flaminia P. Mancinelli -pubblicazione indipendente, disponibile su Amazon in versione digitale e cartacea- è uno dei romanzi chele nuvole non si fermano mai più ho amato per le storie, i personaggi e la scrittura coinvolgente.
Desiderio d’amore e paura d’amare.Rifiuto della morte e del vortice del tempo. Questi i temi centrali di Le nuvole non si fermano mai. Due sorelle, Lidia e Serena, devono affrontare la malattia e la morte della madre. Ma per Serena il compito è ancora più gravoso perché, mentre si sottopone a un controllo per la sua gravidanza, scopre di essere affetta da un cancro che potrebbe ucciderla. Serena vive a Roma con Fabio, un uomo che non sembra adatto ad affiancarla in questo difficile percorso. Lidia si è trasferita a Lucca con la sua compagna Giovanna e, nonostante le ristrettezze economiche, il loro amore è come un cerchio magico che le avvolge. Parallelamente viviamo le vicende di Federica, la scrittrice che sta lavorando al romanzo che lei chiama Nuvole. Federica è una donna sola che ha paura d’amare: i suoi romanzi sostituiscono l’amore che non ha mai cercato. Punto fermo nella sua vita il nipote Matteo, figlio della sorella Nicoletta. Il rapporto tra zia e nipote si rafforza quando Matteo fa coming out con lei; mentre la madre condanna l’omosessualità del figlio. E come in un gioco di specchi le vicende delle protagoniste del romanzo si riflettono nella vita della scrittrice.

 

la stanza dei canarini
Anche “La stanza dei canarini” di Giulia Contini, edizioni Bompiani, è un memoir in cui l’autrice si mette a nudo.
Incredibile come un’infanzia tutta promesse possa sfumare in un’adolescenza tormentosa e tormentata, un’afflizione per sé e per gli altri. Ma Giulia è stata una bambina facile e contenta solo in apparenza: la sua identità mutevole era già viva allora, dolorosamente viva. E gli anni di mezzo, quando il corpo sfugge al controllo e la mente lo segue, acuiscono la sua fatica nel farsi posto nel mondo per quello che è. Poi l’incontro con Adele, vicepreside e professoressa al liceo, una donna indipendente, matura, che “abita gli spazi come la luce del mattino”. Per Giulia è da subito l’unica, la forma dell’amore atteso e sognato, da far vero ad ogni costo. Ci vorrà tempo, tempo e pazienza, prima che Adele ceda all’assedio irresistibile di Giulia; e bisognerà rispettare le convenienze, essere caute, astute, delicate, per poter diventare se stesse insieme nonostante le famiglie, la scuola, la cornice opprimente di una piccola città. Dopo, a Roma, tutto è un po’ più facile. Ma il tempo separa, si fa nemico, incalza.
A cura di MZ