Fuori i nomi!

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A cinquant’anni dalla fondazione del FUORI!, le interviste di Simone Alliva sono un viaggio nella Comunità LGBT italiana. Un racconto di vite, incontri, scontri, coincidenze.









 

“Serve ricordare il passato per immaginare il futuro” afferma Angelo Pezzana nel corso dell’intervista. Quella del fondatore del “FUORI!” è solo una delle voci che raccontano la storia della Comunità LGBT italiana.
Nelle “Istruzioni per l’uso” Simone Alliva spiega come e perché è nato “Fuori i nomi!” a cinquant’anni dalla fondazione del Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano, 1971-2021. Non è un libro di storia, è un racconto di vite, incontri, scontri, coincidenze. Anche se le coincidenze non esistono...

Il saggio propone 16 interviste, molto interessanti e coinvolgenti, in cui il protagonista si racconta stimolato dalle domande dell’autore. L’ultimo capitolo è dedicato ad Arcilesbica, ormai lontana anni luce dal Movimento LGBT italiano. Simone Alliva spiega i suoi tentativi di incontrare la presidente Cristina Gramolini e gli scambi di messaggi.
Ho molto apprezzato lo stile dell’autore, le sue interviste scorrono piacevolmente, eppure riesce a scavare, a stuzzicare, a volte quasi a provocare il personaggio per donare ai lettori una visione completa. C’è un protagonista scomodo che appare in tutte le interviste: l’HIV. Un intruso che non ha mai abbandonato la Comunità. Enzo Cucco cita anche l’ASA di Milano per il suo impegno in ambito AIDS.


Le persone coinvolte sono state in prima linea e ci hanno sempre messo la faccia, alcune esclusivamente per cover-fuori-i-nomila causa altre spinte da interessi personali, in ogni modo hanno contribuito alle battaglie del movimento. Indubbiamente vi sono attivisti che sono entrati nel mio cuore e le interviste hanno solo confermato il mio pensiero.


Graziella Bertozzo fa una vita ritirata, lei dice “faccio la vecchina”, ma nel 1989 ha fondato Arcigay Donna e ne è stata presidente dal 1990 al 1994 ed oggi non comprende le posizioni di Arcilesbica.
Beppe Ramina ha dato molto al movimento, avrebbe potuto entrare in politica ma non l’ha fatto, ha preferito restare dietro le quinte. Il primo segretario di Arcigay, ancora oggi viene considerato un pilastro della Comunità.
Caterina “Titti” De Simone, entusiasta e sempre in movimento, seduce con le sue argomentazioni lucide e pungenti: “Le femministe sono tornate a casa del padre. Mentre noi avevamo fondato la casa della madre”. E sì, è stata lei a fondare Arcilesbica.
“Io sono e mi sento una donna” afferma Porpora Marcasciano all’inizio dell’intervista. Nel 1981 va a lezione di psicologia truccata, uscendo dall’Università si trova in mezzo a una retata. Viene portata in questura e poi a Regina Coeli dove passa quattro giorni. Il motivo? È un travestito. Grande scrittrice, Presidente onoraria del MIT-Movimento Italiano Transessuale, continua a vivere sognando, invece che sognando di vivere.
Laurea alla Sapienza di Roma in Lingue e Letterature Straniere con 110 e lode e una tesi sullo scrittore Joseph Conrad eppure la maggior parte delle persone la conosce per i suoi spettacoli al Muccassassina. Vladimir Luxuria è molto intelligente ed è sempre stata molto generosa con il Movimento LGBT. Anche lei ricorda con amarezza gli anni in cui l’AIDS mieteva vittime: “conoscevi qualcuno e poi lo andavi a trovare in ospedale”.
Giuseppina La Delfa fondatrice ed ex Presidente di Famiglie Arcobaleno. Quando non insegna all’Università di Salerno è impegnata a scrivere. La sua è una delle prime famiglie arcobaleno in Italia. Concordo con Alliva: è curioso pensare che a rivoluzionare il concetto di famiglia tradizionale nel nostro paese siano state due francesi. Due immigrate che lottavano per assicurare l’eguaglianza civile alle coppie LGBT e ai loro figli.


E questo è solo un assaggio, vi assicuro che pagina dopo pagina divorerete il saggio e quando arriverete ai consigli di lettura, dieci libri fondamentali non solo per gli attivisti, vi sentirete orfani.

 

Un cammeo: l’autore ha attribuito a ogni intervistato un nome/definizione che viene riportata nell’indice; in alcuni casi è facile intuire a chi si riferisce, in altri solo dopo aver letto.
MZ




Il Libro
Fuori i nomi!

Intervista con la storia italiana Lgbt
di Simone Alliva
Fandango Libri
Disponibile in cartaceo e digitale




simone-allivaChi è Simone Alliva
Giornalista professionista, vive a Roma dove scrive di cronaca politica e diritti civili. Autore per L’Espresso di diverse inchieste tra le quali L’Italia è omofoba, inchiesta vincitrice del Diversity Media Awards 2020. Nel 2017, per HuffPost Italia ha raccontato per primo in Italia gli orrori della persecuzione degli omosessuali in Cecenia. Nel 2020 ha pubblicato per Fandango Libri Caccia all’Omo. Vaggio nel paese dell’omofobia. Oggi collabora con L’Espresso, Esquire Italia, La Stampa.