- Dettagli
Premio Letterario: Non dare per contato il genere
Sezione Racconto
Coriandoli tra i capelli «Sento un dolore qui», disse Anna appoggiando la mano sul petto. Linda si girò appena, guardando le dita affusolate dell'amica che si fermavano all'altezza della scollatura. Era un gradino più in basso di lei, forse due, la precedeva come sempre, con la sua andatura leggera e veloce. Il sole filtrava sacrilego dai vetri colorati delle grandi finestre e illuminava la scala, ampia e circolare. «Sento un dolore qui», ripeté Anna sfiorandosi il seno nello stesso punto di prima. Linda non si fermò alle mani sottili dell'amica, notò la pelle ambrata e lucente, lo scollo dell'abito leggero che porgeva al mondo due seni intatti e succosi come frutti maturi. Si era chiesta spesso, in tutti quegli anni, come si potesse essere limpidi e torbidi allo stesso tempo, casti e sfacciati in un unico istante, candidi e osceni. Anna ci riusciva. Lei era così: bambina leale con gli occhi sgranati (...)Leggi tutto ==» |
||
Solo per Luca di Carlo Alfaro Conosco Luca da vent’anni. All’epoca avevamo 15 anni, frequentavamo lo stesso liceo, in classi diverse. Ricordo come se fosse accaduto giusto un’ora fa la prima volta che l’ho visto: entrò baldanzoso e spavaldo in un’affollata assemblea d’istituto e all’istante il cuore mi rotolò violentemente in gola. Rimasi tutto il tempo a fissare ogni sua mossa a bocca aperta come rapito da un sogno. Da allora lui entrò nella mia vita con la prepotenza di un ciclone senza che io entrassi minimamente nella sua. Io infatti seppi tutto di lui, come si vestiva, che orari aveva, le abitudini, i gusti, le passioni, gli amici, le ragazze, senza che lui si accorgesse quasi di me, Per educazione mi salutava se ci incontravamo frontalmente, e a malapena credo si ricordasse il mio nome, ma quel suo semplice “ciao” per me era la vita. Allora io ero un ragazzo timidissimo che per poco non chiedeva scusa anche di respirare, e si tratteneva dal compiere qualunque anche minimo gesto che potesse tradire la sua diversità sessuale (...) |
Poi le ho negato anche il saluto di Francesca Tombari - Kiai Le sue gambe sferzavano colpi, le sue braccia piroettavano in gesti precisi, schemi si susseguivano davanti ai nostri occhi che come ipnotizzati rimanevamo ad ammirare tanta eleganza di movimenti. Per la federazione italiana di Karate era l’esempio da seguire dai suoi giovani allievi, era il mio amico Fabio, ma poi come nell’Orlando Furioso sinuosi contrasti, paure, vite sono esplose nel totale diniego di ogni credo, mentre lei semplicemente dichiarava la sua vera natura. La sua esibizione era la perfezione di un corpo che attorno a sé trovava l’armonia negli elementi che lo circondavano combattendo avversari invisibili, ma che con la sua abilità rendeva vivi (...)
|
|
Sono solo canzonette di Carlo Alfaro La pizzeria è piena di gente di ogni età e pulsa di vita, con la musica di sottofondo a suggellare quell’aria di festa; quando Eros Ramazzotti attacca Ti sposerò per te Marcello, che l’ha fatta mettere apposta, tira fuori l’anello e come nei migliori film guardando negli occhi trasparenti la sua bella Loredana le sussurra vuoi sposarmi, come probabilmente fecero suo padre suo nonno e il suo bisnonno e farà suo figlio, e lei col più gioioso dei suoi sorrisi sì non chiedo altro dalla vita amore, e un bacio commosso apre le porte al loro meraviglioso futuro. |
A Fabio, settembre 2010 di Francesca Tombari Ho atteso fino all’ultimo istante prima di scriverti, volevo la certezza di questo giorno. |
|
torna alla pagna del Premio Letterario==» |